IL PROGETTO

La Gruba nasce nel 2008 come “dortoir”, posto tappa per escursionisti dotato di camere e cucina. Nel 2011 viene aperto il ristorante con dehors estivo, al quale nel 2017 è stata aggiunta la veranda che ospita il ristorante, fruibile tutto l’anno. Nel 2021 viene inaugurata la nuova struttura in stile alpino contemporaneo, distante pochi metri dalla casa principale e dove sono state ricavate cinque suite e l’area benessere. Nasce così La Gruba Relais, un piccolo hotel diffuso per chi apprezza la montagna più autentica.

Rispettare il luogo, le sue tradizioni e il suo stile architettonico era l’obbiettivo del nuovo progetto, curato dall’architetto Sabrina Cherubin. Particolare attenzione è stata data ai materiali come legno e pietra, interpretati in chiave contemporanea. Per cercare di rendere le atmosfere di una volta si è puntato sul riuso, recuperando tavolati antichi reperiti nel villaggio, oltre a mobili come scrittoi e armadi. Alcuni muri in pietra a secco sono stati recuperati e ristrutturati grazie alle maestranze locali e agli anziani del luogo, ormai gli unici in grado di costruire usando le antiche tecniche dei muri a secco.

La casa ha una struttura in pietra, ma appare internamente come un nido in legno grazie alle boiserie che ne rivestono pareti e soffitto. L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale, con luci calde e radenti che irradiano dal basso per avvolgere l’edificio: l’effetto è quello di una luce proveniente da fiaccole che segnano il perimetro della casa all’esterno e ne indicano l’accesso, ma che risultano quasi impercettibili dall’interno, per limitare al minimo l’inquinamento luminoso e permettere di ammirare il cielo e la volta stellata nelle sere limpide. Siamo a 1.575, metri di altitudine, in inverno nevica molto e i tetti sono spesso imbiancati, regalando uno scenario fiabesco. In autunno la montagna si colora di oro e rosso per la presenza dei larici e in primavera iniziano a fiorire i maggiociondolo, dai grappoli color giallo intenso.

Gli ambienti sono stati studiati per fa sì che l’ospite si senta parte del paesaggio e per garantire il relax: non c’è televisione, i letti sono posizionati per godere del panorama che da ogni camera abbraccia la vallata, mentre altre finestre sono rivolte sul villaggio di Gruba e le sue case tradizionali. I colori neutri, il profumo del legno, la matericità della pietra e del corten usato per le lampade, i parapetti dei balconi in stile “gressonaro” e la scelta dei tessuti uniti a un uso discreto di sofisticate tecnologie conferiscono agli interni un’atmosfera da casa di montagna dei nostri giorni, ma con le memorie di un tempo lontano.

Anche per il riscaldare si è voluto ricorrere idealmente al passato, utilizzando un sistema a biomassa, mentre è alimentata a legna la sauna dell’area benessere, ricavata nell’ex fienile della casa all’ultimo piano dell’edificio.